Prodotti e Sapori Siciliani

Carruba siciliana, il prezioso frutto dimenticato: proprietà, caratteristiche e prodotti

Carrubo, albero di carruba siciliana - Fonte foto Pixabay

La carruba siciliana è il frutto del carrubo, l’albero sempre-verde che da oltre 500 anni rappresenta uno dei simboli tipici dell’Isola. Appartiene alla famiglia delle Fabaceae. Chi ha la possibilità di osservare da vicino i classici paesaggi di questa meravigliosa terra, si imbatterà quasi sicuramente in questo albero antico.

I suoi frutti sono ricchi di proprietà benefiche e da essi è possibile ricavare una straordinaria farina. Numerosi i prodotti a base di carruba 100% siciliana, un frutto prezioso, spesso sconosciuto o dimenticato ma che andrebbe assolutamente salvaguardato e valorizzato.

L’albero di carruba siciliana: origini e storia

Carrubo, albero di carruba siciliana - Fonte foto Pixabay

Carrubo, albero di carruba siciliana – Fonte foto Pixabay

L’albero di carrubo viene anche chiamato “pianta della sopravvivenza”, per via della sua resistenza a periodi di lunga siccità. Originario della Siria, il carrubo si è poi diffuso in Europa, in Africa settentrionale, nel Medio Oriente ed in Asia Occidentale.

Oggi questa pianta trova ampia diffusione soprattutto in Spagna, in Portogallo, nei Paesi settentrionali dell’Africa e in alcuni Paesi del Medio Oriente. Per quanto riguarda l’Italia, le coltivazioni di carrubo è possibile trovarle non solo in Sicilia ma in generale in tutto il Sud del Paese.

Durante il XVIII secolo, la pianta si è ben radicata in modo particolare nei territori di Modica, Scicli, Ragusa, Avola, Noto e Comiso.

Stabilire con certezza chi importò il carrubo sull’isola siciliana è un compito assai arduo. Se per alcuni furono i Greci a diffonderlo, secondo altri fu merito degli Arabi. C’è chi invece è convinto che a far giungere in Sicilia questa pianta furono i Fenici. Si ritiene infatti che la pianta sia originaria del Libano, terra da cui provenivano le popolazioni fenicie. Una cosa è certa: per secoli la sua coltivazione ha rappresentato una importante risorsa economica della Sicilia, a lungo soprattutto nel Ragusano.

Il nome di questa pregiata pianta deriva dall’arabo “kharrūb” ma il carrubo viene conosciuto anche come “pane di San Giovanni”. Ciò deriva da una leggenda secondo la quale il santo fosse solito cibarsi con questa pianta durante i periodi di ascesi nel deserto.

La sua denominazione scientifica è Ceratonia siliqua L. e deriva dal greco “keras”, ovvero corno.

Le caratteristiche

L’albero della carruba si caratterizza per la sua longevità: la pianta può sopravvivere ben oltre 500 anni, persino 1000. È un albero sempreverde e dalla chioma particolarmente maestosa.

Le foglie sono grandi e spesse di colore verde scuro e lucido. In estate è possibile scorgere dei fiori rossastri che caratterizzano la chioma. A fruttificare però sono solo le piante femminili.

I semi della carruba siciliana si presentano molto scuri e duri. Non è un caso se in passato venivano impiegati per pesare l’oro. Il frutto, infatti, viene chiamato carato, un motivo in più per trovare spazio come unità di misura per gli orafi del passato. Oggi il loro ruolo è cambiato e trovano impiego soprattutto nel settore della pasticceria. Macinati, infatti, vengono usati come addensante per torte e gelificante naturale per prodotti alimentari.

Coltivazione e raccolta

La coltivazione della carruba siciliana si concentra in modo particolare nella provincia di Ragusa, in particolare in quel fazzoletto di terra compreso tra le valli del Dirillo e dell’Anapo. Le varietà più diffuse sono: la “Latinissima”, la “Racemosa”, la “Morescona”, la “Saccarata” e la “Falcata”.

La carruba, in dialetto siciliano “carrua”, si presenta come un baccello appiattito della lunghezza di 10-20 centimetri, a forma di cornetto, con una buccia coriacea e lucida. Il suo colore varie a seconda del gradi di maturazione, passando dal verde al marrone scuro (nei mesi caldi dell’anno), fino a diventare completamente scuro a maturazione raggiunta.

Il frutto del carrubo è duro e compatto, mentre la polpa è più carnosa e zuccherina. Al suo interno si trovano i semi.

La fioritura ha inizio nei mesi più caldi dell’anno, tra luglio e agosto, e prosegue fino a dicembre, mentre il frutto si sviluppa in primavera per giungere a maturazione in estate inoltrata. I fiori necessitano di circa un anno per trasformarsi in frutti maturi. Una volta arrivati al momento della raccolta, hanno già sviluppato i fiori per la nuova fruttificazione.

L’impiego della carruba

Carruba siciliana - Fonte foto Pixabay

Carruba siciliana – Fonte foto Pixabay

In passato la carruba siciliana veniva impiegata principalmente come prodotto destinato all’alimentazione degli animali ed alla tradizione culinaria locale. Nell’ultimo ventennio, tuttavia, la sua richiesta è mutata, fino a diventare oggi un prodotto estremamente ricercato. Alcune aziende locali hanno avuto, in questo, un ruolo fondamentale in quanto hanno tramandato le tradizioni relative alla lavorazione della carruba, puntando tutto su un prodotto che rischiava davvero di andare dimenticato.

Nei tempi antichi in Sicilia la carruba veniva definita il “cioccolato dei poveri” per via del suo sapore molto simile al cacao, con note di miele e caramello. Il frutto può essere consumato intero, al naturale o tostato, ma anche fatto a pezzi e messo a bollire. Dalla polpa precedentemente tostata e successivamente ridotta in polvere, si ottiene il cosiddetto “carcao”, un surrogato del cacao a basso contenuto di grassi, impiegato in cucina per la preparazione di pane, pasta e dolci.

La farina di carrube trova diversi impieghi in cucina, nella realizzazione di sfiziose ricette, sia salate che dolci. È molto in voga, soprattutto di recente, la pizza realizzata con l’impiego di questa farina. Tra gli altri prodotti molto diffusi soprattutto nell’Isola siciliana, anche le famose caramelle alla carruba.

La carruba è possibile trovarla solo in alimentari particolarmente forniti, nel reparto della frutta secca, ma spesso a costi particolarmente elevati.

Proprietà benefiche del frutto

Il frutto del carrubo è ricco di proprietà benefiche. Si parte dalla buccia, ricca di vitamina E. La restante parte della carruba siciliana si presta per chi ha problemi gastrointestinali come diarrea ricorrente, dal momento che ha benefiche proprietà astringenti. L’alto contenuto di fibre e polifenoli contenuto nella carruba, aiuta in caso di alterazione del transito intestinale e di acidità.

È in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e può essere usata come coadiuvante nelle diete dimagranti in quanto dà un senso di sazietà.

Non contenendo glutine è perfetta per i celiaci ed è al tempo stesso un’ottima alternativa al classico cacao, soprattutto per chi è intollerante a questo alimento.

I prodotti a base di carruba siciliana

Carrube

Carrube

Farine, creme, estratti di carruba ed altri prodotti a base di questo prodotto tipico della tradizione siciliana. Sono numerosi i prodotti a base di carruba che potrai trovare su DallaSicilia.com.

Per i più golosi, la crema di nocciola e carruba non può assolutamente mancare in dispensa! Realizzata con ingredienti siciliani al 100%, è un prodotto assolutamente vegano e bio, capace di donare al palato un vero e proprio tripudio di piacere. Ideale da spalmare su fette di pane tostato o per la realizzazione di golosissime crostate e dolci.

Dalla macerazione e pressatura della polpa della carruba di ottiene un estratto denso, naturalmente dolce e dal colore bruno, impiegato come dolcificante e come topping per carne, verdure e formaggi.

Dall’incontro tra la Grappa di Nerello Mascalese dell’Etna e la carruba nasce un prodotto del tutto unico nel suo genere e soprattutto ideale come regalo da destinare ai veri amanti dei prodotti siciliani.

La farina di polpa di carrube viene impiegata in cucina per la realizzazione di pasta e pane ma anche in sostituzione del cacao per la preparazione di gustosissime torte light.

Infine, il prelibato carrubato di Sicilia bio, sia in versione spalmabile che sotto forma di tavoletta, rappresentano dei prodotti assolutamente da provare. Nel secondo caso è possibile gustare diverse varianti: carrubato allo zenzero, alle nocciole, all’arancia ed infine puro.

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