Il pistacchio in Sicilia è una cosa seria: questo frutto amatissimo e considerato “oro verde” non viene prodotto solo nella zona di Bronte dove nasce il celebre Pistacchio Verde di Bronte DOP ma anche in altre province della Sicilia. Tra i prodotti top di origine siciliana troviamo il Pistacchio di Raffadali DOP, che ha ricevuto il riconoscimento di recente.
Zona di coltivazione e cenni storici
Il pistacchio di Raffadali DOP si produce in una zona ben circoscritta; all’interno dei confini della provincia di Agrigento. Questa golosissima eccellenza siciliana è originaria dell’Asia Centrale, la coltivazione in Sicilia iniziò con il duca Giovanni Antonio Colonna, ministro delle Poste e Telecomunicazioni oltre che botanico per passione.
Il duca aggiunse una nutrita colonia di piante di pistacchio (si parla di più di cento) alle sue piantagioni già presenti nel territorio di Raffadali e Contrada Cinti, il duca ne raccontava le virtù, in particolare di tre piante, a partire dalle dimensioni che egli stesso definiva rarità botaniche e capaci di produrre fino a 200 kg di frutti per pianta. Questa varietà di pistacchio era coltivata per i suoi semi, usata in pasticceria, per aromatizzare gli insaccati ma anche per essere consumata così com’è.
I comuni in cui oggi viene prodotto il pistacchio di Raffadali DOP sono 30 e tutti orgogliosamente siciliani: da Raffadali a Cattolica Eraclea, da Aragona a Porto Empedocle, da Ribera a Canicattì, da Grotte a Montallegro a Campobello di Licata per citarne alcuni.


Raffadali – Wikipedia
Il prodotto: descrizione, caratteristiche, aspetto e sapore
La denominazione DOP del pistacchio di Raffadali è riservata ai prodotti cultivar locali, la Bianca Napoletana, la Cappuccia e la Grappalora ad esempio che differisce dal pistacchio di Bronte anche nella modalità di coltivazione: a Bronte i rami vengono potati per permettere alla pianta di crescere in altezza mentre a Raffadali i rami vengono lasciati ricadere dolcemente verso il basso, questo permette al frutto di essere più dolce grazie al fatto che assorbe più nutrienti dalla terra stessa.
Il pistacchio di Raffadali DOP inoltre cresce su un territorio calcareo e sabbioso con forti escursioni termiche e caldo arido, questo contribuisce ai frutti una modalità di maturazione differente.
Il pistacchio di Raffadali DOP è un pistacchio particolarmente dolce e ricco di olio; caratterizzato dalla forma allungata e da una splendida tonalità di verde, a colpire è soprattutto la nota di dolcezza, gradevole al palato e non stucchevole. Questa sua unicità lo rende il frutto ideale all’utilizzo nella pasticceria e per gli insaccati a cui dona una nota distintiva che li fa apprezzare da tutti.


Pistacchio di Raffadali DOP – Freepik
La valorizzazione
Ed ecco che dopo Bronte, anche Raffadali ottiene il prestigioso riconoscimento DOP. La notizia è fresca ma possiamo orgogliosamente dire che finalmente l’UE ha riconosciuto il marchio distintivo DOP al pistacchio di Raffadali; questo rende la Sicilia di fatto l’Isola del Pistacchio DOP. Con questo riconoscimento, la Sicilia sale a 69 denominazioni Dop e Igp. L’importante riconoscimento è appannaggio del prodotto in guscio, sgusciato o pelato delle specie “pistacia vera” della cultivar Napoletana conosciuta anche come Bianca o Nostrana, la Cappuccia e la Grappalora.


Pistacchio di Raffadali DOP – Freepik
La festa del pistacchio di Raffadali DOP
L’oro verde siciliano ha anche una sua personalissima festa: la sagra del Pistacchio o Fastuca Fest; ad oggi si contano una manciata di edizioni ma ognuna ha un solo protagonista d’eccezione, il pistacchio di Raffadali DOP. Si svolge a settembre e si trovano tantissime versioni e prelibatezze di questo frutto tanto amato. Certamente protagonista indiscusso dei dolci della tradizione siciliana ma primo attore anche in numerosissime altre preparazioni. Alcuni esempi sono la pasta fresca fatta in casa preparata con farina di pistacchio o la salsiccia al pistacchio; un insaccato talmente buono da farvi chiedere quantomeno il bis.
La sagra prevede anche una passeggiata tra gli spazi espositivi dove si trovano eccellenze locali, cooking show, convegni, mostre laboratori e tanta musica, da non perdere.
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