Storie dalla Sicilia

Trinacria, la vera storia della quarta bandiera più antica al mondo

Bandiera della Regione Siciliana

Molti si saranno domandati quale sia il significato della bandiera siciliana, l’ormai celebre Trinacria. Il drappo di forma rettangolare rosso e giallo, su cui campeggiano al centro la Triscele color carnato, il Gorgoneion e le spighe, con il chiaro intento di simboleggiare il forte legame tra storia e mitologia che contraddistingue l’isola, è in effetti estremamente suggestivo.

Una domanda resa ancora più urgente da un fatto che non molti conoscono: si tratta infatti della quarta bandiera più antica al mondo, oltre a vantare questo primato per quanto riguarda il nostro Paese. Ma andiamo a conoscerla più da vicino, per comprenderne meglio storia e significato.

Il significato di Triscele, Gorgoneion e spighe

Triscele, Gorgoneion e spighe: qual è il loro reale significato all’interno del drappo siciliano? Per quanto riguarda la Triscele, l’altro termine che viene normalmente usato per indicare la trinacria, è l’antico simbolo della Sicilia e raffigura un essere dotato di tre gambe (dal greco τρισκελής ), e rappresenta i tre promontori più estremi dell’isola.

La triscele, ancora priva di volto, rinvenuta a Castellazzo di Palma

La triscele, ancora priva di volto, rinvenuta a Castellazzo di Palma

Simbolo di origine indo-aria, vanta una storia estremamente articolata. Tanto da essere simile a quelli di altre civiltà antiche, a partire dai Celti, e di diverse aree geografiche, come centro America, Mesopotamia e India. Una triscele rinvenuta a Palma di Montechiaro, nella zona di Agrigento, ha spinto alcuni ad accreditare l’ipotesi dell’origine minoica delle prime civiltà sull’isola. Una tesi del resto confermata da Omero, il quale racconta lo sbarco di Minosse, partito da Cnosso all’inseguimento di Dedalo, in Sicilia. Prodotta in terracotta, è attualmente conservata presso il Museo Archeologico di Agrigento.

Per quanto riguarda il Gorgoneion, ovvero la testa della Gòrgone, rappresenta a sua volta Medusa con i suoi serpenti, una figura mitologica della Grecia ormai conosciuta da tutti. In questo caso, però, i rettili vanno ad intersecarsi con le spighe di grano. Le quali furono introdotte dai Romani, che intesero in tal modo non solo aggiungere quello che era l’equivalente di un simbolo di fertilità, ma anche riconoscere la funzione dell’isola alla stregua di prima provincia e granaio dell’Urbe.

Xilografia del 1893 raffigurante la triscele con gorgoneion

Xilografia del 1893 raffigurante la triscele con gorgoneion

La storia della bandiera siciliana

Come abbiamo già ricordato, la bandiera siciliana è stata la prima a comparire nel nostro Paese, esattamente nel 1282. Quando fu utilizzata dalla Confederazione delle città della Sicilia nel corso dei Vespri, ovvero la ribellione contro gli odiati Angioini. La sua solenne adozione avvenne il 3 aprile di quell’anno e in questa prima edizione i colori erano invertiti. Il rosso rappresentava la città di Palermo, mentre il giallo era quello di Corleone. Il capoluogo era infatti stata la prima municipalità a sollevarsi contro uno strapotere, quello francese, ormai mal sopportato dall’intera popolazione isolana. Mentre Corleone era uno dei principali centri agricoli dell’epoca, a livello regionale.

Bandiera del Vespro (1282)

Bandiera del Vespro (1282)

Una volta terminata la rivolta, questa bandiera venne messa da parte, con l’adozione di quella degli aragonesi, avvenuta dopo l’ascesa al trono di Federico III d’Aragona. La quale andò anche a sostituire quella in uso durante il regno di Federico II, lo “Stupor Mundi”. Proprio lui, al centro della bandiera, sempre in rosso e giallo, aveva accluso l’aquila della casa Hohenstaufen.

Bandiera del Regno di Sicilia (1296-1816)

Bandiera del Regno di Sicilia (1296-1816)

I 739 anni della sua esistenza, permettono quindi al vessillo regionale di sopravanzare nettamente il tricolore italiano, ormai in uso da 516 anni. Facendone il più antico in Italia e il quarto a livello mondiale.

La riapparizione

Come abbiamo ricordato, il simbolo della trinacria scomparve per lungo tempo dalla circolazione, senza però mai essere dimenticata del tutto, proprio per l’anelito alla libertà che rappresentava. Tanto da tornare in circolazione nel 1848, nel corso della rivoluzione, quando gli insorti la posero al centro del tricolore italiano. Venne inoltre utilizzata dalla Marina mercantile Siciliana sino al 1861, sparendo di nuovo a seguito dell’impresa garibaldina che comportò la fine del Regno delle Due Sicilie.

Bandiera del Regno di Sicilia (1848-1849)

Bandiera del Regno di Sicilia (1848-1849)

Proprio le speranze tradite dal nuovo Stato unitario videro la Triscele trasformarsi nel simbolo del separatismo, ovvero dei variegati movimenti che riapparvero più volte dopo il 1870. Per essere infine riportata in voga nel 2000, quando la Regione Sicilia decise di rispolverare la vecchia bandiera e di unirla al gonfalone regionale, quello composto da quattro stemmi, i quali richiamano la storia isolana.

Fai conoscere questa pagina ai tuoi amici!

DAL NOSTRO SHOP

Le tipicità alimentari siciliane preferite dai nostri clienti.

KIT Cannoli Siciliani Freschi alla Ricotta

Il prezzo originale era: 35,90€.Il prezzo attuale è: 31,90€.