Gli uomini di tutta Italia credono di andare da un barbiere vero, di quelli con la B maiuscola. Credono che il loro barbiere sia il migliore del mondo e che lì, in quel piccolo spazio nel pieno centro della città, sia possibile vivere un’esperienza davvero incredibile. Come si sbagliano! Che ne sanno loro di cosa sia un vero barbiere! Solo i siciliani lo sanno. Ah, i barbieri siciliani, che meraviglia!
Cos’hanno di tanto speciale i barbieri siciliani? Se te lo stai chiedendo, è ovvio che non sei siciliano e che sull’isola non hai mai avuto modo di mettere piede in tutta la tua vita. O forse sei andato in vacanza in Sicilia, ma non ti sei osservato con attenzione intorno. Peccato, perché quello dei barbieri è un vero e proprio microcosmo che merita di essere scoperto. Cercheremo di raccontarlo. Vieni con noi in questo bellissimo viaggio.
Perché un siciliano va dal barbiere?
Una domanda questa che sembra avere una semplice risposta: un siciliano va dal barbiere per tagliarsi barba e capelli ovvio, diranno i più! In realtà un siciliano va dal barbiere anche per mille altri motivi e spesso barba e capelli non sono che una scusa per varcare quella soglia.
Spesso si usa il barbiere come scusa per uscire di casa e per andare alla ricerca di un po’ di compagnia. Qui infatti si ritrovano tutti gli uomini del paese o del quartiere, per trascorrere un po’ di tempo insieme, in un ambiente familiare e tranquillo, dove ci si sente del tutto a proprio agio, tra amici. È un luogo di ritrovo a tutti gli effetti insomma, molto più intimo di quanto potrebbe essere un bar, molto più accogliente. C’è un via vai di persone, di clienti, di passanti. C’è un mondo da guardare che scorre dietro alla vetrina con gli amici di sempre. In questa atmosfera conviviale, divertente e scanzonata, in questo incontro tra generazioni, il tempo scorre che è una meraviglia!
E mentre il tempo scorre si raccontano storie dei tempi passati, leggende, aneddoti e ovviamente pettegolezzi, così da restare sempre aggiornati su ciò che avviene in paese, così da sapere tutto di tutti. Questo sapere che nel mondo odierno sarebbe ritenuto una mancanza di rispetto nei confronti della privacy, per un siciliano è invece una manna dal cielo. Perché è solo così che è possibile mettere in guardia figli e nipoti dai pericoli del paese! Perché è così che è possibile scoprire se ci sono dei problemi e risolverli sul nascere! Perché è così che ci si da una mano, per far sì che la comunità funzioni, quel senso di comunità che un siciliano non vuole mai perdere. Il mondo odierno non lo capisce, ma il barbiere è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, un luogo che con il mondo odierno ha forse ben poco a che vedere.
Dal barbiere poi si va anche per ascoltare un po’ di buona musica. No, non stiamo parlando di radio, CD, né tantomeno di lettori Mp3 attaccati alle casse bluetooth. No, stiamo parlando di chitarre, fisarmoniche, mandolini e tamburelli. Questi meravigliosi strumenti musicali vengono tirati fuori quando uno meno se lo aspetta, ed ecco che antiche canzoni siciliane iniziano ad aleggiare nell’aria, riempiendola di tradizioni, memorie, suggestioni.
Il barbiere siciliano, psicologo e consigliere
È bello parlare mentre il barbiere ti taglia i capelli, perché il barbiere sa ascoltare, ti lascia sfogare, lascia che ciò che per tutta la settimana ti sei portato dentro possa fuoriuscire. È un po’ come una seduta dallo psicologo, un modo per esplorare se stessi e per capirsi, un modo per allontanare lo stress della propria vita. Un siciliano quando torna a casa dopo un bel taglio, è diverso, più rilassato, più tranquillo, più consapevole di se stesso!
Seduti sulla poltrona del barbiere, gli uomini siciliani sono soliti chiedere consigli. C’è quella ragazza che tanto ti piace, vorresti chiederle un appuntamento ma non sai proprio come fare? Chiedi al barbiere, lui saprà consigliarti al meglio! Non sei sicuro se quella sia la ragazza perfetta per te? Il barbiere sa dirtelo di sicuro! Hai qualche problema con tua moglie o con i tuoi figli? Il consiglio del barbiere è sicuramente quello più adatto per risolverlo.
Un vero e proprio consigliere, un amico fidato a cui parlare, qualcuno che è sempre pronto ad aiutarti, spronarti, farti ritrovare la giusta strada. Ma i consigli non si fermano di certo solo alla sfera sentimentale e familiare. Il barbiere sa consigliarti infatti anche il miglior falegname ed elettricista per i tuoi lavori di casa!
Il Salone di don Nonò di Andrea Camilleri
Quando Andrea Camilleri descrive il salone di Don Nonò dove era solito recarsi da bambino insieme al padre, racconta di un luogo accogliente, dove tutti gli uomini del paese si ritrovavano per chiacchierare, passare il tempo, fare un po’ di buona musica. Racconta che i suonatori del barbiere alla fine riuscivano anche a riscuotere una certa fama, tanto da essere ingaggiati anche per i matrimoni, tanto da aiutare gli innamorati a preparare qualche bella serenata. E spesso erano costretti a fuggire a gambe levate, inseguiti dal padre geloso!
Racconta anche di aver visto delle sanguisughe nel salone di Don Nonò, cosa questa che lo impressionò a tal punto da farlo desistere a tornare di nuovo dal barbiere per anni. Ma dopotutto la presenza delle sanguisughe dal barbiere era uso comune un tempo, perché i barbieri non avevano solo la licenza per tagliare barba e capelli, ma anche per prendersi cura della salute dei concittadini. Applicavano le sanguisughe per abbassare la pressione del sangue, facevano punture, estraevano i denti e molto altro ancora.
Andrea Camilleri racconta anche dei doni che i barbieri erano soliti fare ai clienti per Natale: “Don Nonò, come tutti i barbieri, ogni anno distribuiva in regalo un calendarietto ai clienti. Erano piccoli, da portarsi nel taschino, infilati dentro a una bustina di carta speciale. Dotati di un profumo dolciastro particolare, credo unico al mondo, erano illustrati a colori vivaci. Durante gli anni del regime, ne esistevano di due tipi: uno, come dire, ufficiale, che esaltava le eroiche imprese del fascismo e un altro, più clandestino, nel quale erano raffigurate carnose, rubensiane femmine discinte. Per l’epoca, erano molto osé, oggi andrebbero bene in un educandato”. Anche questi calendarietti erano piccole suggestioni che solo dal barbiere era possibile vivere e che i siciliani portano ancora oggi nel loro cuore.
Ma sono ancora così i barbieri siciliani?
I barbieri siciliani non sono certo più quelli descritti da Andrea Camilleri, con le sanguisughe pronte all’uso. Sono ancora però microcosmi dove il tempo sembra come essersi fermato, dove si va non solo per tagliare barba e capelli, ma anche per chiacchierare, per un consulto psicologico, per chiedere consiglio. Sono luoghi dove si va per stare in compagnia e passare qualche ora piacevole insieme agli uomini del paese.
Certo i veri barbieri siciliani con la B maiuscola sono oggi pochi. Al loro fianco sono nati anche i saloni moderni, soprattutto nei grandi centri abitati, con la musica pop che esce dalle casse dello stereo, con servizi esclusivi e arredi di tendenza. Sono due realtà destinate a convivere, ma chi dice che i barbieri siciliani tradizionali col tempo andranno a scomparire non sa quello che dice. Il progresso arriva, arriva sempre. Non necessariamente distrugge. Perché quando ci sono tradizioni così radicate nel tessuto della comunità, la distruzione, per fortuna, non è mai possibile.
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