Storie dalla Sicilia

Il corpo di Rosalia Lombardo e le Catacombe dei Cappuccini: leggende, suggestioni e curiosità

rosalia lombardo catacombe palermo

Nelle scorse settimane abbiamo intrapreso insieme un viaggio alla scoperta dei castelli e delle ville siciliane infestate dai fantasmi e ci siamo immersi nei preparativi per la festa dei morti, ormai imminente. Oggi vogliamo continuare su questa linea, raccontandoti una curiosità che non tutti sanno sulle Catacombe dei Cappuccini di Palermo. Questo è un luogo di cui di sicuro hai sentito parlare più volte e che, possiamo assicurartelo, merita di essere visitato almeno una volta nella vita. Forse il periodo a ridosso della festa dei morti è proprio quello più indicato! Ma di quale curiosità stiamo parlando? Stiamo parlando del corpo di Rosalia Lombardo, una bambina di appena 2 anni, che si trova nelle Catacombe da oltre 100 anni, imbalsamato in modo magistrale, in perfetto stato di conservazione, che inoltre di tanto in tanto sembra essere sul punto di aprire i suoi occhi e tornare alla vita.

La triste storia di Rosalia Lombardo

È il 13 dicembre del 1918. Mario Lombardo è un ufficiale di fanteria che solo in questo giorno scopre cosa sia la felicità, quella vera. Maria di Cara, la sua compagna, ha infatti appena messo alla luce la loro prima figlia, Rosalia. Mario e Maria non sono sposati al momento della nascita di Rosalia, ma sono molto innamorati. Dopo 7 mesi dalla nascita della bimba decidono anche di convolare a nozze, consapevoli infatti di aver bisogno di intraprendere questo passo per poter garantire serenità e tranquillità alla loro famiglia. La vita scorre felice per Mario e Maria. I due sono sempre più innamorati, conducono una vita agiata e tranquilla e la loro bambina cresce bella, in salute, forte. Ad un tratto però il destino gioca un tiro beffardo alla coppia. Il 6 dicembre del 1920, a pochi giorni dal suo secondo compleanno, Rosalia muore.

Broncopolmonite, difterite, tifo, nel corso degli anni sono state queste le teorie più diffuse sulle morte della piccola Rosalia. Alcuni ricercatori, che hanno avuto modo di studiare il corpo della bambina, hanno poi scoperto che con molta probabilità si è trattato proprio di broncopolmonite, scartando invece le altre teorie. Arrivare a questa conclusione per loro non è stato difficile. La salma infatti della piccola Rosalia ha gli organi in perfetto stato di conservazione e si nota come un polmone risulti più denso rispetto all’altro, chiaro segno che effettivamente la piccola si è ammalata di broncopolmonite.

Cosa è successo al corpo della piccola Rosalia dopo la morte

Ma torniamo a quel 6 dicembre del 1920. Possiamo solo immaginare lo strazio dei genitori della piccola Rosalia. Perdere un figlio è sempre una tragedia, se poi si tratta di un bambino di pochi anni di vita appena, la tragedia è senza dubbio ancora più grande e difficile da sopportare. Forse è proprio per questo motivo che i genitori di Rosalia hanno richiesto che il corpo della bambina fosse affidato ad Alfredo Salaria, uno tra i più famosi imbalsamatori del Novecento, con la speranza in questo modo di poter omaggiare al meglio la memoria della bambina, strappata sin troppo giovane alla vita, con la speranza di poter fermare lo scorrere del tempo.

Alfredo Salaria è arrivato nella casa dei coniugi Lombardo, situata in piazza San Francesco di Paola, circa 24 ore dopo la morte della bambina. L’imbalsamazione è avvenuta proprio lì, in quella casa dove la piccola ha vissuto i suoi primi due anni di vita, felice e circondata dall’amore dei suoi familiari. Dopo l’imbalsamazione, Rosalia è stata poi trasportata nelle Catacombe dei Cappuccini, cosa resa possibile dal sindaco della città, Giuseppe Lanza di Scalea, che dette infatti il suo permesso.

Ma perché il corpo della piccola Rosalia Lombardo è rimasto nelle Catacombe dei Cappuccini così a lungo? Perché si trova ancora lì, adesso che sono passati oltre 100 anni dalla sua morte? Queste domande sorgono spontanee. Secondo le leggi del tempo infatti i corpi imbalsamati sarebbero dovuti restare nelle Catacombe solo temporaneamente, per poi trovare in seguito una definitiva sepoltura, sepoltura che invece Rosalia non ha mai avuto. Impossibile rispondere a queste domande. Quel che è certo però è che i genitori di Rosalia hanno viaggiato molto nel corso degli anni successivi alla sua morte, per motivi di lavoro. Si sono trasferiti in altre città italiane e poi anche all’estero, senza avere quindi la possibilità di scegliere un cimitero dove seppellire la loro bimba. Forse è proprio per questo motivo quindi se alla fine il corpo di Rosalia è rimasto sempre lì, dove è stato collocato la prima volta.

È doveroso ricordare che nel 1925, cinque anni quindi dalla morte di Rosalia, la coppia Lombardo ha avuto un’altra bambina, che è stata chiamata proprio con lo stesso nome della sorellina, in sua memoria eterna. Anche se il corpo della piccola non ha trovato una degna sepoltura, la scelta di imbalsamarla così da poterle donare il riposo eterno e di dare il suo nome alla sorellina sono il chiaro segno di quanto Rosalia sia stata amata.

L’imbalsamazione del corpo di Rosalia Lombardo ad opera di Alfredo Salaria

Il corpo di Rosalia Lombardo non è certo il primo su cui abbia messo le mani Alfredo Salaria, considerato infatti uno tra i migliori imbalsamatori del Novecento, scelto da molte famiglie nobili nel corso degli anni per creare delle salme per i loro cari. Il lavoro che Alfredo Salaria è riuscito a realizzare sul corpo della piccola Rosalia ha però dell’incredibile, il suo lavoro in assoluto più riuscito, la salma considerata più bella al mondo dagli studiosi e dagli esperti del settore.

Come è riuscito in questa impresa? Sicuramente, dirà qualcuno, Alfredo Salaria ha studiato molto per ottenere questo risultato sorprendente. Ha studiato e sperimentato, sì, ma in totale autonomia. Sembra infatti che Alfredo Salaria non abbia intrapreso alcun percorso universitario. Forse ha concluso le scuole medie, niente più. Quel che è certo però è che Alfredo Salaria era una grande appassionato di chimica oltre che di anatomia e nel corso degli anni ha avuto modo di fare molti esperimenti, prima sui corpi degli animali, poi a partire dai primi anni del 1900 anche sui cadaveri umani, grazie alla possibilità che gli venne concessa di accedere alla scuola anatomica del professore Randaccio.

Per anni il mix di sostanze chimiche che Alfredo Salaria ha utilizzato su Rosalia è rimasto sconosciuto, così come la tecnica utilizzata. I ricercatori e gli studiosi avevano fatto molte ipotesi, ma senza alcun riscontro e senza avere una documentazione ufficiale. Poi un giorno una delle discendenti della famiglia Salaria si è ricordata di aver conservato un vecchio manoscritto. Lo ha consegnato quindi ai ricercatori che proprio lì hanno scoperto la formula per poter garantire ad una salma il sonno eterno che merita. Alfredo Salaria ha utilizzato sul corpo della piccola Rosalia glicerina, formalina, sali di zinco, alcool e acido salicilico. Non solo, ha aggiunto anche paraffina, debitamente disciolta in etere. Questo mix di sostanze è stato iniettato direttamente tramite un’incisione nell’arteria femorale. Alfredo ha anche progettato una bara ad hoc per la piccola Rosalia, con coperchio in vetro saldato ad una cassa di legno, in modo che la conservazione della salma potesse durare a lungo, dato che non c’era il contatto con la luce, dato che in questo modo nessuno poteva toccare il corpo.

È grazie a tutto questo se il corpo della piccola Rosalia è arrivato a noi intatto. I ricercatori hanno avuto modo di constatare che gli organi interni sono ancora in perfetto stato, ma è il volto che è sorprendente, quel volto che ogni visitatore delle Catacombe di Palermo può osservare con i suoi stessi occhi. Il viso di Rosalia ha lineamenti dolcissimi, con le guance paffute di una bambina di due anni, incorniciato delicatamente dai capelli chiari. Un ciuffo di capelli è fermato inoltre da un fiocchetto giallo. Gli occhi sono socchiusi, così che il viso possa apparire ancora più rilassato e dolce, una serenità intensa. Così socchiusi, sembrano sempre sul punto di aprirsi, come se ci fosse una speranza che quella bambina possa tornare alla vita.

La salma di Rosalia si mantiene in perfetto stato nonostante siano trascorsi oltre 100 anni, ma è anche vero che i ricercatori e gli studiosi hanno creato per la piccola bella addormentata della Sicilia una teca di ultima generazione appositamente progettata. Qualche anno fa infatti ci si rese conto che il viso della bambina stava andando incontro ad un normale decadimento. Anche la salma migliore ad un certo punto va verso un processo di decomposizione, anche se solo parziale. Inoltre sembra che durante gli anni, forse negli anni ‘60 o ‘70, il vetro della bara si sia rotto. È possibile che il contatto con l’aria prima della sua sostituzione possa aver comportato dei danni. Rispetto a quando la salma è stata posizionata nelle Catacombe dei Cappuccini, sembra che la pelle del viso della bimba sia diventata più scura e che i capelli invece si siano schiariti, da castani a biondi. I ricercatori hanno quindi creato per Rosalia Lombardo una nuova teca in alluminio, satura di azoto, e hanno spostato il corpo della bambina i un luogo meno umido. Grazie a questi escamotage sarà possibile mantenere intatto questo corpo ancora per molto, moltissimo tempo.

Le altre salme presenti nelle catacombe

Rosalia è circondata da moltissime altre salme, oltre 8000, che dormono il loro sonno eterno nelle Catacombe dei Cappuccini. Niente a che vedere con la salma di Rosalia! Tutte le altre salme presenti infatti sono state svuotate dei loro organi interni e lasciate poi a riposare per un anno circa. Dopo una lavatura con aceto, sono state riempite di paglia e poi vestite. Questo processo non offre alcun tipo di rispetto ai lineamenti del viso, ma nonostante questo erano molte le persone che ricercavano tale trattamento. Ovviamente era costoso, proprio per questo motivo queste salme appartengono quasi tutte a persone di ceto elevato. E la salma di Alfredo Salaria? La sua salma non si trova qui, è stato tumulato. I ricercatori hanno voluto vedere in che stato fosse il suo corpo. Di lui che ha dato il sonno eterno a molti corpi, di lui che ha trasformato il corpo di Rosalia in un capolavoro, non resta che un mucchietto di ossa.

Curiosità sulla salma di Rosalia, che sembra battere le palpebre

La salma della piccola Rosalia ha le palpebre chiuse come se stesse dormendo. Non sono però chiuse in modo perfetto, sono anzi socchiuse, come se stesse dormendo, sì, ma fosse sul punto di risvegliarsi. È lecito credere che l’imbalsamatore abbia fatto una scelta di questa tipologia per omaggiare questa giovane anima scomparsa, per far sì che questo corpo potesse dare l’apparenza della vita.

A dire la verità sono molte le persone che affermano di aver visto le sue palpebre sbattere. Sembra che siano state proprio le telecamere di videosorveglianza a notare questo loro leggero e lento movimento. Anche alcune fotografie scattate in sequenza, ad intervalli di circa un minuto, hanno offerto una simile testimonianza.

C’è chi afferma che si tratti di una mera illusione ottica, causata da come la luce cade su quelle palpebre socchiuse. C’è chi afferma che un leggero aprirsi e chiudersi delle palpebre effettivamente avvenga a causa del tasso di umidità presente e di come cambia nel corso della giornata. C’è chi crede che sia davvero lei, la piccola Rosalia, a battere le palpebre in eterno, quasi un modo per comunicare con il mondo dei vivi. Chi ha ragione? Chi ha torto? Meglio credere alla scienza o all’irrazionale? Nessuno può rispondere a queste domande, un mistero che dopotutto è bene forse che resti tale.

C’è un’ultima curiosità che riguarda Rosalia Lombardo. Grazie agli strumenti tecnologici di cui siamo oggi in possesso, i ricercatori hanno notato la presenza di una bottiglia vuota sotto alla testa della bambina. Sembra che fosse una pratica comune quella di inserire nella bara una bottiglia con all’interno del reagente capace di prevenire la formazione della muffa e far sì che la salma si conservasse più a lungo. Il perché però la bottiglia sotto alla testa di Rosalia sia del tutto vuota resta un mistero inspiegabile.

Immagine in evidenza da Instagram @nothingelsebutdeath

Fai conoscere questa pagina ai tuoi amici!

DAL NOSTRO SHOP

Le tipicità alimentari siciliane preferite dai nostri clienti.

KIT Cannoli Siciliani Freschi alla Ricotta

Il prezzo originale era: 35,90€.Il prezzo attuale è: 31,90€.