Le confetture sono molto amate dai siciliani, che le preparano in casa da tempo immemore. Sono delle più disparate tipologie, ma ne esiste una versione che spicca su tutte le altre in quanto a gusto e consistenza. Stiamo parlando della cutugnata, o cotognata che dir si voglia, con quel suo gusto dolce ma acidulo al contempo, con la sua consistenza solida. Sì, hai capito bene, si tratta di una confettura solida, che non nasce di certo quindi per essere spalmata sul pane! La si prepara a cubetti infatti oppure in forme stravaganti, fiori, sole, luna, cuore, stelle e molte altre forme ancora. È da considerarsi più come un dolcetto o una caramella insomma che come una confettura!
Le mele cotogne utilizzate per la cutugnata sono un prodotto tipico del periodo autunnale. Questo è quindi il momento ideale per prepararla seguendo quelle che sono le più antiche tradizioni della Sicilia. Vieni a scoprire insieme a noi la ricetta originale e tante curiosità su questa prelibatezza.
Ingredienti necessari per la preparazione della cutugnata
Ecco la lista degli ingredienti:
- 1 kg di mele cotogne
- 2 limoni
- 1 kg di zucchero
- 1 bicchiere di acqua
Puoi ovviamente variare le dosi a seconda della quantità di cotognata che desideri realizzare. Ricorda che ciò che conta è che sia utilizzata la stessa identica quantità di frutta e zucchero.
Come puoi vedere gli ingredienti necessari sono di semplice reperibilità. Unico piccolo inconveniente potrebbe essere quello di non riuscire a trovare le mele cotogne al supermercato. Niente paura, basta fare un giro in qualche mercato locale per riuscire nell’impresa oppure affidarsi ad un coltivatore diretto. È possibile, giusto ricordarlo, che il costo di queste mele sia elevato. Dopotutto le mele cotogne si vendono peggio rispetto alle altre mele disponibili nella grande distribuzione, di uso infatti meno comune. Attenzione, al momento di acquistare le mele cotogne è importante controllare che siano mature. Molto importante controllare che non stiano diventando troppo morbide e che non siano presenti ammaccature. Devono essere insomma sanissime.
Per quanto riguarda i limoni, sarebbe meglio ovviamente scegliere dei limoni siciliani. In questo modo si ha la certezza che il loro gusto sia eccellente e che al loro interno sia presente una polpa davvero succosa. Se non hai limoni siciliani a disposizione né hai modo di acquistarli, utilizza i limoni che riesci a trovare, meglio se biologici.
Preparazione della cutugnata
Possiamo assicurarti che se seguirai tutti gli step indicati di seguito, riuscirai a preparare una cutugnata eccellente senza alcuna difficoltà:
- Spremi i due limoni, così da ottenere tutto il loro prezioso succo.
- Pulisci le mele cotogne, strofinandole in modo energico con un panno leggermente umido. Le mele non devono essere sbucciate.
- Taglia le mele cotogne a cubetti. Mentre le tagli, elimina sia il torsolo che i semini presenti all’interno. Mano a mano che tagli le mele, mettile in una ciotola con acqua e qualche goccia di limone. Riuscirai in questo modo a preservare il loro colore naturale, senza che possano quindi annerirsi.
- Una volta tagliate tutte le mele, mettile in un pentolino insieme al bicchiere di acqua e allo zucchero.
- Lascia cuocere a fuoco basso fino a quando le mele non risulteranno molto morbide.
- Unisci il succo di limone e, aiutandoti con un mestolo in legno, inizia a mescolare gli ingredienti tra loro in modo molto energico.
- Spegni il fuoco.
- Aiutandoti con un passaverdura oppure con un colapasta filtra il composto. Questa operazione è importante per eliminare le bucce e far sì che il composto possa risultare omogeneo.
- Versa il composto che hai ottenuto in alcuni stampini. Puoi utilizzare stampini in terracotta, in alluminio, in silicone. A te la scelta!
- Lascia riposare il composto per almeno 12 ore. Presta attenzione affinché il tasso di umidità non sia troppo alto.
- Trascorso questo lasso di tempo, il composto si sarà solidificato per tutto. Ecco, la tua cutugnata è pronta per essere gustata.
La ricetta che ti abbiamo proposto è quella originale, una ricetta base. In realtà però è anche possibile aggiungere qualche aroma, così da poter dare vita ad un dolce dal sapore ancora più deciso. C’è chi ad esempio in Sicilia aggiunge anche un po’ di cannella oppure di essenza di vaniglia. Non ti resta che provare e fare qualche piccolo esperimento per scoprire quale sia la versione della cutugnata che più ti fa venire l’acquolina in bocca perché, giustamente, il gusto è molto soggettivo.
Come abbiamo affermato nella ricetta, la cutugnata deve restare a riposare per almeno 12 ore. Questo significa che può essere lasciata a riposare anche per più tempo. Più i tempi di asciugatura si allungano, più la cutugnata risulta dura e secca ovviamente, come fosse una caramella. Nelle isole Eolie si è soliti gustarla proprio in questo modo! Anche in questo caso non possiamo che consigliare di fare delle prove. C’è a chi piace morbidissima, come appena fatta, chi la preferisce dura come se fosse una vera e propria caramella, chi sceglie una via di mezzo.
Ti ricordiamo che non ha alcuna importanza se hai preparato una quantità eccessiva di cutugnata. Puoi infatti avvolgere ogni pezzo di cutugnata nella pellicola trasparente, per poi conservarla in frigorifero oppure dentro ad un barattolo di latta. Si tratta di un prodotto che si conserva a lungo, anche oltre le 3 settimane. Proprio per questo motivo puoi anche prepararla in anticipo per i tuoi pranzi e le tue cene oppure offrirla in dono a tutti i gli amici e parenti. Prova a realizzarla ad esempio per il Natale! Un regalo che senza dubbio amici e parenti apprezzeranno, fatto con le tue mani, fatto con il cuore.
Come mangiare la cotognata
La cutugnata è un piccolo dolcetto che i siciliani amano assaporare alla fine del pasto oppure come snack durante il corso del pomeriggio. La si può servire a tavola accompagnata da una fetta di pane, da una fetta biscottata, da qualche biscotto. La cutugnata però può anche essere abbinata ad alcuni alimenti salati, come ad esempio i formaggi molto stagionati. Proprio per questo motivo spesso la si porta a tavola al momento dell’aperitivo o dell’antipasto. C’è chi infine la abbina persino alla carne, soprattutto alla carne piuttosto grassa e alla selvaggina. Permette infatti di smorzare un po’ il grasso in eccesso e di garantire un sapore un po’ più equilibrato al piatto.
Foto in evidenza da Instagram @clorinda_maria_carmen
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