Prodotti e Sapori Siciliani

Il miele siciliano: tra leggende, tradizione ed evoluzione

miele siciliano

Tutti sanno quanto il latte sia importante nell’economia della Sicilia, un latte che permette la produzione di formaggi tipici antichissimi, ancora oggi realizzati in modo del tutto artigianale proprio come un tempo. Non tutti sanno invece quanto anche il miele sia importante per l’economia locale, né quale sia la qualità dei prodotti siciliani a cui ogni anno gli apicoltori riescono a dare vita. Dopotutto non è certo un caso se in epoca bizantina si era soliti parlare della Sicilia come del paradisum lactis et mellis, il paradiso di latte e di miele!

Vieni con noi in questo viaggio alla scoperta del miele siciliano, della situazione degli apicoltori odierni e di tante golose ricette tipiche che vedono proprio il miele come protagonista.

L’apicoltura in Sicilia, un’arte insegnata dal Dio Aristeo

Aristeo è il figlio del Dio Apollo e della ninfa Cirene. È stato allevato da Chirone, un centauro che gli ha insegnato tutti i segreti della guerra e della caccia. È stato allevato però anche dalle ninfe, che gli hanno insegnato l’arte della coltivazione degli ulivi, come mungere gli animali per ottenere il latte, come prendersi cura degli alveari e produrre il miele. A quanto pare gli insegnamenti di Chirone non sono riusciti a fare breccia nel cuore del giovane Aristeo, che da adulto infatti decide di vivere di allevamento, agricoltura e apicoltura. Alla sua morte, il padre Apollo lo chiamò e lo fece diventare un Dio, anche lui un immortale. Si narra che sia stato proprio Aristeo, di passaggio dalla Sicilia, ad insegnare alla gente del posto tutto ciò che sapeva sugli allevamenti, sull’agricoltura e sull’apicoltura.

La produzione di miele in Sicilia oggi

Nel corso degli anni il numero di apicoltori, così come il numero di arnie, è in Sicilia aumentato davvero molto. È normale che sia così. Dopotutto infatti sono sempre più numerose le persone che desiderano tornare ad uno stile di vita slow, fatto di semplicità e di contatto con la natura, fatto di qualità e genuinità. E sono sempre più numerose le persone che vogliono riuscire a rispolverare le più antiche tradizioni, facendo in modo che tornino in auge, facendo in modo che possano ancora essere tramandate di generazione in generazione. Nonostante il numero di apicoltori e di arnie sia cresciuto, lo stesso purtroppo non si può dire per la produzione di miele. La produzione è sempre più scarsa, questo a causa soprattutto dei cambiamenti climatici. Gli apicoltori siciliani non si danno certo per vinti. Stanno provando a fare di tutto perché sia possibile tornare alla produttività di una volta.

Ma, dirà qualcuno, dato che il miele scarseggia, il suo costo sarà arrivato alle stelle! No, non è così, il prezzo del miele siciliano resta, nonostante la situazione, stabile. Per noi consumatori finali è un bene che il prezzo del miele siciliano non salga. È infatti in questo modo possibile acquistare un prodotto d’eccellenza senza dover spendere un’esagerazione. Ma è giusto che sia così? E qual è il motivo di questo stallo dei prezzi? Sono queste le domande che è necessario porsi.

Gli apicoltori avrebbero bisogno di aumentare anche se solo di poco il prezzo del loro miele. Non possono farlo, perché sono costretti a subire una concorrenza spietata, una concorrenza del tutto illegale in realtà. Sul mercato sono infatti disponibili mieli che arrivano dall’estero, soprattutto dalla Cina. In realtà non se ne potrebbe affatto parlare come di miele, miscele infatti di zuccheri e additivi, a cui si va ad aggiungere il polline, una sostanza che di naturale insomma non ha praticamente niente, che non arriva direttamente dalle api, che viene prodotto in laboratorio. Si tratta di una sostanza che ha un costo di produzione irrisorio e che proprio per questo motivo può essere venduto al consumatore finale ad appena un euro, se non di meno. Come può un apicoltore alzare il prezzo del suo prodotto se deve riuscire a sopravvivere in una situazione di questa tipologia?

Viene da chiedersi come sia possibile però che questo pseudo miele sia sul mercato. È possibile perché purtroppo non è affatto semplice riconoscere le truffe, dato che sono necessari per riuscire in questo intento delle tecniche estremamente sofisticate. Dobbiamo ammettere che per fortuna molti mieli cinesi realizzati con la modalità descritta sono stati scoperti, ma c’è ancora molta strada da fare per riuscire a risolvere il problema delle truffe alla radice. Chi ci rimette sono i consumatori finali che mangiano un prodotto di scarsa qualità che è sin troppo pieno di zuccheri. Chi ci rimette sono gli apicoltori, costretti a vendere il loro miele purissimo ad un prezzo basso, troppo basso.

Come evitare le truffe e acquistare solo prodotti siciliani di alta qualità

Per evitare di incorrere in truffe di questa tipologia, il consumatore finale deve assolutamente evitare di acquistare un miele che arriva dall’estero. Anche perchè che senso ha acquistare un prodotto estero quando il miele italiano artigianale è considerato da sempre come uno tra i più buoni al mondo! Ovviamente è bene anche leggere con attenzione l’etichetta così da avere la certezza che il miele sia effettivamente italiano al 100%. Detto questo, è però anche necessario scegliere con estrema cura gli apicoltori di più alta qualità, che lavorano ancora oggi seguendo le più antiche tradizioni, in modo artigianale, prestando attenzione al benessere delle api.

I migliori apicoltori sono quelli che:

  • Utilizzano favi naturali, senza bisogno di far scendere in campo il foglio cereo.
  • Prestano attenzione ad intervenire nella zona del nido il minimo indispensabile.
  • Utilizzano quanto meno fumo possibile.
  • Seguono il metodo della sciamatura naturale.
  • Non allevano le regine artificialmente né le sottopongono alla fecondazione artificiale.
  • Consentono alla regina di muoversi come meglio preferisce.
  • Non trattano mai l’arnia con prodotti chimici.
  • Non procedono mai ad uccidere i fuchi.
  • Non alimentano le api, se non strettamente necessario. Quando le alimentano, lo fanno solo ed esclusivamente con il miele.

Anche sul nostro shop sono presenti produttori di miele di alto livello, come l’Apicoltura Amedeo Catarcia di Cammarata, in provincia di Agrigento. Questa è una realtà tradizionale che produce in modo artigianale molte diverse tipologie di miele, tra cui il miele millefiori.

Varietà del miele siciliano e prodotti alternativi

In Italia non esiste di certo un solo tipo di miele, bensì 30 diverse varietà. E questo per quanto riguarda il miele prodotto con un solo tipo di fiore. C’è poi infatti il miele millefiori, che è disponibile in una varietà talmente tanto vasta che è del tutto impossibile da quantificare. Ovviamente il miele millefiori è diverso a seconda della zona in cui le api si trovano, a seconda infatti dei fiori che proprio lì sono presenti, del clima che in quella zona è possibile scovare, della qualità del terreno. Come se il miele millefiori racchiudesse in sé insomma tutti gli aromi di quella specifica località, come se ne fosse quasi una sorta di carta di identità.

Non solo miele, gli apicoltori siciliani da sempre producono ovviamente anche polline e propoli. Nel corso degli ultimi anni molti apicoltori hanno iniziato ad interessarsi inoltre ai prodotti alternativi, in modo particolare all’idromiele, o idromele che dir si voglia. Questa è infatti una bevanda fermentata a base di miele che è oggi sempre più richiesta e che quindi può essere per gli apicoltori una ulteriore fonte di guadagno.

I tipici biscotti al miele siciliani

Il miele ha un sapore dolce e proprio per questo motivo è un ingrediente perfetto per la preparazione di molte specialità dolciarie tipiche siciliane. Sono senza dubbio da ricordare i rami al miele, biscotti tipici siciliani in cui il miele è il vero protagonista, che si preparano da tradizione per festeggiare i morti.

Gli ingredienti necessari sono:

  • 300 g di farina 00
  • 230 g di miele
  • 100 g di zucchero
  • Miele per lucidare i biscotti
  • Mandorle intere q.b.
  • C’è chi aggiunge anche un cucchiaino di lievito per dolci, ma non è un ingrediente indispensabile.

Per preparare questi biscotti deliziosi, versa il miele in un pentolino insieme allo zucchero. Metti il pentolino sul fuoco, in modo che lo zucchero si sciolga del tutto, amalgamandosi al miele. A questo punto togli il pentolino dal fuoco e aggiungi la farina setacciata. Mescola sino a quando non avrai ottenuto un composto uniforme, da versare poi su una spianatoia, tagliere o piano di lavoro, meglio se in legno. L’impasto deve essere lavorato con le mani, fino ad ottenere una palla liscia e uniforme. Dopo aver riposato in frigo per un’ora, l’impasto è pronto per essere tagliato a pezzi. Con ogni pezzo si realizza un filoncino con un diametro di circa 1 cm, per realizzare la forma di un ramo. Ovviamente è possibile realizzare anche altre forme. I rami devono poi essere messi su carta da forno e cotti a 180°c per circa 15-20 minuti. Una volta cotti, spennella la superficie con del miele e aggiungi una mandorla intera come decorazione.

La pasta al miele

A Butera, in provincia di Caltanissetta, si è soliti da tempo immemore preparare la pasta cò meli. La pasta con il miele, che stranezza, dirà qualcuno! Effettivamente dobbiamo ammettere che si tratta di qualcosa di insolito per coloro che abitano in altre regioni. Non per i siciliani, non per gli abitanti di Butera, che sono soliti consumare questo prelibatezza calda come primo piatto, oppure fredda alla stregua di un vero e proprio dolce. Questa ricetta la si prepara soprattutto per i festeggiamenti in onore di San Giuseppe, ma può essere gustata in ogni altro periodo dell’anno. Oltre al miele, prevede mandorle tritate e tostate, scorza di arancia tostata in forno, pangrattato e magari anche un po’ di cannella.

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