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Zucca in agrodolce alla siciliana: origini e ricetta tradizionale

zucca in agrodolce siciliana

Autunno, un periodo dell’anno davvero meraviglioso. Le temperature si fanno finalmente un po’ più fresche e gli alberi si vestono di colori caldi e rilassanti come giallo, rosso, oro, arancione. Arancione, questo sì che è senza alcun dubbio il colore più emblematico di questo periodo dell’anno. È anche il colore della zucca, prodotto questo che la natura ci regala in autunno e che può essere portato sulle nostre tavole in molti modi diversi.

La zucca è molto utilizzata anche in Sicilia. Tra le ricette tipiche in assoluto più amate dai siciliani, la zucca in agrodolce. Semplice e veloce da preparare, la zucca in agrodolce è un piatto che affonda le sue radici nella cultura povera e popolare e che non può mancare sulle tavole autunnali. Vieni con noi allora a scoprire come preparare la zucca in agrodolce, le origini di questa ricetta e qualche piccola curiosità.

La zucca in agrodolce siciliana: le origini di questo piatto

Palermo, XIII secolo. Durante la dominazione di Carlo d’Angiò sulla Sicilia, ecco che si decide di creare un macello proprio vicino al porto cittadino. A quel tempo si era soliti chiamare i macellai Vuccèri, dal francese boucher, e il mercato cittadino prese di conseguenza il nome di Vucciria. Qui era possibile trovare la carne in assoluto migliore di tutta Palermo, tanto che anche coloro che vivevano lontano dal mercato erano soliti raggiungerlo per poter acquistare le sue prelibatezze e portarle in tavola ogni giorno.

Alla Vucciria inizialmente era disponibile solo la carne, ma con il passare del tempo questo mercato si ingrandisce sempre più ed inizia ad offrire anche pesce di prima scelta, pescato il giorno stesso dai pescatori del luogo, nonché frutta e verdura fresca. La carne però resta il suo prodotto di punta. Con il passare degli anni sono sempre più numerosi i palermitani che si riforniscono proprio qui.

Ovviamente non tutta la carne in vendita alla Vucciria era alla portata di tutti. Alcune prelibatezze avevano prezzi proibitivi, prelibatezze che solo le persone più ricche di Palermo potevano permettersi di acquistare. Tra queste prelibatezze, il fegato, che i cuochi delle famiglie nobili di Palermo del 1700 e 1800 erano soliti friggere e marinare poi in agrodolce. Il fegato in agrodolce veniva servito con tante fresche foglioline di menta. Che sapore incredibile! Che piatto da leccarsi i baffi!

Chi non poteva permettersi di acquistare il fegato, era più che consapevole di dover rinunciare ad una ricetta semplicemente eccezionale. Era consapevole però che in agrodolce è possibile preparare molte altre leccornie, tra cui anche la dolcissima zucca. Di semplice reperibilità al mercato palermitano durante il periodo autunnale, la zucca aveva la giusta consistenza per essere preparata in agrodolce, oltre che il giusto sapore. Inoltre era una tra le prelibatezze locali in assoluto più economiche, alla portata di tutte le tasche. È così che è nata la ricetta della zucca in agrodolce, dall’arte di arrangiarsi, dal desiderio di portare in tavola ricette ricche di sapore nonostante non vi fosse alcuna ricchezza economica. Al posto del fegato, la zucca, niente di più semplice!

La zucca, anche conosciuta come u ficato ri setti cannola

Sì, nella cucina povera e popolare, la zucca prese il posto del fegato. Non tutti lo sanno, ma la zucca la si poteva trovare al mercato della Vucciria soprattutto dai venditori ambulanti. Ai venditori ambulanti a quel tempo era destinato uno spazio ben preciso, quello attorno alle fontane. Ce n’erano ben 7 di fontane presso il mercato della Vucciria, ognuna con il suo rubinetto, chiamato in dialetto locale cannola. Ecco spiegato il motivo per cui i palermitani sono soliti chiamare la zucca u ficato ri setti cannola, il fegato dei sette rubinetti.

Gli ingredienti per la preparazione della zucca in agrodolce

Gli ingredienti per preparare questa deliziosa ricetta autunnale sono ovviamente tutti semplici, poveri, di facile reperibilità. Ecco la lista con le dosi:

  • 1 zucca
  • Aglio q.b.
  • Menta q.b.
  • 2 cucchiai aceto
  • 1 cucchiaino zucchero alternativa miele
  • pepe q.b.
  • olio q.b.

Preparazione della zucca in agrodolce step by step

Ecco spiegato tutto il procedimento necessario:

  • Lava la zucca, aprila e togli tutti i semi presenti al suo interno. Togli anche la buccia e taglia la zucca a fette. Lo spessore ideale è di circa 1 cm. Cerca di fare in modo che le fette non siano più sottili, perché altrimenti potresti non riuscire ad ottenere la consistenza ottimale.
  • Friggi le fette di zucca in abbondante olio caldo.
  • Quando sono pronte, metti le fette su un foglio di carta assorbente, così che sia possibile eliminare l’olio in eccesso.
  • Quando hai cotto tutte le fette di zucca, non gettare via l’olio che hai usato per friggere. Ti serve ancora. Devi infatti aggiungere l’aglio all’olio, che avrai tagliato a fette molto sottili, e devi far rosolare il tutto qualche istante
  • Aggiungi poi una miscela di zucchero e aceto.
  • Fai restringere il composto. Basta qualche minuto ed è pronto.
  • A questo punto prendi le fette di zucca e mettile su un piatto da portata.
  • Versa il composto sulle fette di zucca e aggiungi delle foglioline di menta. Puoi tranquillamente abbondare con la menta!
  • La zucca deve riposare almeno un’ora prima di poter essere servita, meglio se coperta con della pellicola trasparente per alimenti oppure con un coperchio per le pentole.

Sì, la zucca deve raffreddarsi e riposare almeno un’ora per potersi dire pronta. In realtà però i palermitani amano farla riposare molto più a lungo, anche per una notte intera, così che possa assorbire al meglio tutti i sapori. Capita spesso infatti che la si prepari il giorno precedente a quando la si vuole servire a tavola. È quindi una ricetta anche molto pratica e salvatempo.

Come mangiare la zucca in agrodolce alla siciliana

La zucca in agrodolce alla siciliana è considerata come un contorno, perfetto per accompagnare soprattutto gli arrosti, carne alla griglia o altri secondi piatti sempre a base di carne. Viene spesso mangiata però anche in abbinamento ai formaggi, siano essi freschi oppure stagionati. La zucca in agrodolce può essere degustata anche al momento dell’aperitivo oppure dell’antipasto, meglio se ovviamente accompagnata da qualche fetta di pane abbrustolito, magari ancora bello caldo.

Ma cosa bere insieme alla zucca in agrodolce al momento? Un bel bicchiere di vino rosso è proprio quello che ci vuole, meglio se siciliano ovviamente, meglio se realizzato con le uve delle pendici dell’Etna.

Hai preparato una quantità di zucca eccessiva? Non gettare via la zucca avanzata. Il bello infatti delle pietanze in agrodolce è che si conservano alla perfezione per molti giorni.

Foto in evidenza da Instagram @hobby_cucina

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