La fava larga è una delle specialità tipiche siciliane, coltivata in diverse parti dell’Isola. Tra i legumi più apprezzati, è così chiamata perché caratterizzata dalla dimensione importante del seme – molto più delle fave comuni – che ben si presta a preparazioni della tradizione culinaria della Sicilia.
In passato la fava larga era particolarmente diffusa. Veniva coltivata in rotazione con il frumento e serviva per arricchire il terreno di azoto. Ancora oggi però rappresenta un ingrediente cardine della cucina locale. Tale specialità di fava è tuttavia ben nota anche oltre i confini regionali grazie alla sua facilità di cottura ma soprattutto al suo gusto particolare ed alla consistenza poco farinosa.
Fava larga, proprietà e curiosità


Fava larga siciliana, fonte Siciliainrete.it
Una delle varietà più note di questo legume è la fava larga di Leonforte, nota anche come fava turca e originaria della provincia di Enna. Ancora oggi viene coltivata secondo gli antichi metodi che provengono direttamente dagli Egizi e dai Romani. La lavorazione di questo legume avviene ancora in maniera del tutto manuale.
Si tratta di una produzione tipica della Sicilia ed ufficialmente inserita nella lista dei prodotti agroalimentari italiani.
La fava larga viene coltivata ancora oggi manualmente, secondo una antichissima tradizione secolare dell’Isola. Il periodo di maturazione di questo legume è tra la fine di marzo ed i primi giorni di aprile, mentre le operazioni di raccolta vengono svolte ancora oggi rigorosamente a mano secondo un processo produttivo arcaico e che non prevede l’impiego di prodotti chimici.
La fava larga si caratterizza essenzialmente per le sue proprietà nutrizionali, dal momento che è considerata una preziosa fonte di sali minerali e proteine. Non è un caso se in passato veniva definita la “carne dei poveri” per il suo alto contenuto di proteine vegetali e nutrienti importanti tra cui ferro, rame, selenio e vitamina C. Un vero e proprio “super food” particolarmente indicato per combattere l’anemia e la stanchezza.
Gli impieghi in cucina
La fava larga non solo è buona ma anche “cucivuli”, come si dice in terra sicula, ovvero cuoce facilmente ed a differenza degli altri legumi non va tenuta in ammollo a lungo.
Ma qual è il suo impiego ideale in cucina? Questa varietà di fave si presta ad essere impiegata per secondi piatti, contorni ed insalate. Non mancano le appetitose zuppe e le minestre dal gusto rustico ma estremamente raffinato. E poi c’è l’inimitabile “macco di fave”, una vera e propria tradizione culinaria siciliana che vede protagonista questo gustoso legume da cuocere a fuoco lento con l’impiego della fava larga sgusciata.
A differenza della fava fresca che si caratterizza per le sue note dolci, quella secca è arricchita da note erbacee e di terra che rendono il gusto ancora più ricco di sfumature.
Macco di fava larga siciliano


Macco di fava larga, fonte foto: Buttalapasta.it
Il macco di fava larga, meglio noto come ‘U maccu, è un piatto tipico siciliano che si prepara con l’impiego della fava larga. Si tratta di una zuppa contadina semplice ma al tempo stesso molto gustosa realizzata con fave cucinate con poca acqua fino a farle diventare quasi una sorta di crema, poi servite con olio d’oliva e finocchietto selvatico. Solitamente si consuma come piatto unico insieme a cereali ma anche come contorno.
Il macco di fave siciliano ha svariate varianti in tutta l’Isola: c’è chi lo preferisce con il finocchietto e chi invece senza, così come accompagnato da bietole e tenerumi. Ed ancora, con pasta o senza e dalla consistenza più o meno cremosa.
Se hai intenzione di realizzare il classico macco di fave, ecco quali sono gli ingredienti necessari alla sua realizzazione:
- 500 gr fave larghe secche
- 1 cipolla
- 2 carote
- 1 costa di sedano
- 1 mazzetto di finocchietto selvatico (a piacere)
- olio extravergine d’oliva
- sale q.b.
- pepe q.b.
Procedimento
Quando deciderai di realizzare il macco, dovrai iniziare già dalla sera prima ad organizzare la ricetta. Ecco quali saranno, passo dopo passo, i passaggi da seguire.
- La sera precedente sciacqua le fave e mettile in una ciotola sufficientemente grande e colma d’acqua. In questo modo le fave risulteranno più morbide e la cottura più breve.
- Durante la notte le fave raddoppieranno di volume.
- Il giorno successivo metti la fame in una pentola capiente e copri con abbondante acqua aggiungendo, a piacere, un ciuffo di finocchietto.
- Fai cuocere eliminando all’occorrenza la schiuma che si formerà, per almeno 2-3 ore senza sale, fino a quando non saranno cotte. Potrai ridurre i tempi utilizzando una pentola a pressione.
- Una volta cotte, versa in una seconda pentola l’olio d’oliva e realizza un soffritto con un trito di sedano, carota e cipolla.
- A questo punto aggiungi le fave e falle insaporire con il soffritto.
- Aggiungi dell’acqua di cottura, il sale e prosegui la cottura per circa un’ora.
- A questo punto sarà pronto e potrai aggiungere a piacere della pasta o dei crostini.
- Servi con un giro di olio e del pepe nero a piacere.
Le altre ricette a base di fava larga
La fava larga si presta a svariate ricette, oltre al classico macco siciliano. Tra le altre ricette con questo legume ti proponiamo anche la cosiddetta “frittedda”, destinata ai palati più esigenti, che però prevede l’impiego di fave verdi, tenere ed appena raccolte, oppure la frittata di fava larga.
Per la realizzazione di quest’ultima ricetta sono necessari i seguenti ingredienti:
- 125 gr fava larga secca
- 6 uova
- 50 gr di pecorino siciliano DOP
- Olio extra vergine di oliva
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
- Prezzemolo
- 1/2 cipolla
Procedimento
- Metti le fave a mollo in un contenitore con abbondante acqua la sera precedente.
- Dopo almeno 12 ore, in una padella metti l’olio e la cipolla e realizza un leggero soffritto.
- Aggiungi ora le fave e lasciale cuocere per 20/25 minuti.
- Sbatti le uova unendo pecorino, sale, pepe e prezzemolo tritato.
- A fine cottura, aggiungi le fave al composto di uova, mescolando bene.
- Ungi una padella con olio, lasciala scaldare bene e versa il composto.
- Fai cuocere a fuoco moderato fino a quando non si sarà ben rappreso, quindi gira e continua la cottura per ulteriori 5/7 minuti.
I nostri prodotti
Se finora ti abbiamo fatto venire l’acquolina in bocca, potrai anche tu realizzare il macco siciliano o altre ricette della tradizione impiegando la fava larga. Sul nostro portale DallaSicilia.com potrai trovarla intera o già sgusciata, pronta per poterla subito impiegare per la realizzazione di squisiti manicaretti.
Coltivata secondo la tradizione, senza l’impiego di diserbanti e concimi chimici ti permetterà di godere a pieno del suo gusto intenso.
Fonte foto di apertura: DonnaD.it
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