Si sente spesso parlare di Presidio Slow Food, ma non tutti sanno di cosa si tratti veramente. Anzi, per la maggior parte delle persone questo è un argomento del tutto oscuro. Dato che crediamo fortemente che i Presidi Slow Food sia importanti per noi, per la nostra alimentazione, per il pianeta in cui viviamo e per il futuro dei nostri figli, andiamo a scoprire insieme tutto, ma proprio tutto quello che c’è da sapere su questo argomento.
Presidi Slow Food: fare un passo indietro per riscoprire lentezza e genuinità
Con l’era moderna, la nostra vita è cambiata davvero molto. Abbiamo iniziato ad avere una routine sempre più vorticosa infatti, movimentata, veloce. A causa di questo rinnovato stile di vita, ecco che molte aziende hanno sentito la necessità di modificare il loro modo di lavorare, per riuscire a rispondere in modo impeccabile a queste esigenze. Hanno quindi velocizzato il lavoro, andando alla ricerca di produzioni che fossero più redditizie, cercando di garantire un prezzo finale che fosse sempre più basso, dato che anche il risparmio è diventato nel tempo una priorità.
Purtroppo durante questo processo di cambiamento, a rimetterci sono state le produzioni tradizionali e artigianali. Gli antichi mestieri e le vecchie tecniche di lavorazione, infatti, prevedono tempi lunghi, seguono il ritmo della natura, senza accelerazioni repentine di alcun tipo, ed è ovvio che prodotti realizzati secondo questi metodi hanno prezzi più alti rispetto a quelli della grande distribuzione. Niente di tutto questo con l’era moderna è sembrato più accettabile.
Con il passare degli anni però ci siamo resi conto che questa nostra corsa alla velocità estrema ha comportato solo lati negativi. I cibi sono più economici e le aziende hanno la possibilità di rispondere alla domanda in modo impeccabile, è vero, ma sono anche di bassa qualità e spesso poco genuini, con chiare ripercussioni sul nostro stato di salute. Inoltre si stanno perdendo quelle tradizioni che sono il retaggio della memoria, che ci permettono di essere uomini e non macchine, che meritano di essere tramandate di generazione in generazione.
Per fortuna esistono i Presidi Slow Food che hanno proprio il compito di sostenere, aiutare, diffondere le piccole produzioni tradizionali e artigianali che hanno corso il rischio di scomparire per sempre. I Presidi Slow Food recuperano insomma le antiche tecniche e i mestieri che da sempre si tramandano di generazione in generazione, rivalutandoli, così che prodotti millenari possano essere riscoperti, così che nessuna varietà di ortaggio o di frutta possa perdersi nel tempo, così che le razze autoctone del bestiame non vadano verso l’estinzione.
Sono oltre 500 i Presidi Slow Food, a cui fanno riferimento oltre 13.000 produttori, numeri questi in continua crescita che fanno ben sperare per le nostre tradizioni, per il nostro futuro, per il nostro stile di vita, uno stile che potrebbe tornare ad essere slow e genuino al cento per cento.
Presidio Slow Food: di cosa si occupa
Un Presidio Slow Food ha il compito di proteggere un prodotto tradizionale che, a causa dell’era moderna e di tutto ciò che essa ha comportato, rischia o a rischiato l’estinzione. Può anche però proteggere un tecnica tradizionale, sia essa una tecnica di coltivazione dei campi, di allevamento del bestiame, di pesca oppure di trasformazione delle materie prime. Può anche infine proteggere un paesaggio o un ecosistema.
Come può un Presidio Slow Food riuscire in questa impresa? Ecco le varie attività che possono essere organizzate:
- Attività di formazione. Organizzando attività formative, il Presidio ha la possibilità di far sì che i prodotti siano di qualità sempre più alta e che le filiere risultino sostenibili. Si offre inoltre ai produttori modo di migliorare le loro capacità sensoriali, di creare associazioni, di pensare alla creazione di imballaggi sempre più ecologici.
- Assistenza e consulenza costante per i produttori. I produttori tradizionali e artigianali non sono mai lasciati da soli. Il Presidio è sempre al loro fianco, per far sì che ogni loro esigenza possa essere ascoltata e sia possibile trovare la giusta risposta.
- Presentazione dei prodotti. Sono innumerevoli le manifestazioni e gli eventi che permettono ai Presidi di presentare i prodotti, promuoverli, valorizzarli, farli conoscere da un numero sempre maggiore di persone, tra cui ovviamente anche cuochi e commercianti. Salone del Gusto, Terra Madre, Cheese, Slow Fish, questi sono solo alcuni degli eventi a cui i Presidi partecipano.
- Comunicazione dei prodotti. Oltre a presentare i prodotti a manifestazioni ed eventi, i Presidi comunicano i prodotti al Grande pubblico attraverso il web, social network compresi ovviamente, ma anche attraverso pubblicazioni, video, foto, uffici stampa e molto altro ancora.
- Verifiche e controlli. Ovviamente il Presidio effettua verifiche e controlli periodici, per accertarsi che il produttore segua le linee guida del progetto e continui a produrre in modo sostenibile, genuino e secondo tradizione.
- Fare rete. Anche fare rete è un modo per i Presidi di proteggere prodotti, tecniche, paesaggi, ecosistemi, una rete che può essere composta da più presidi ovviamente, ma anche da cuochi, rivenditori, agronomi, veterinari, università, giornalisti, consumatori finali.
È molto importante ricordare che i prodotti dei Presidi sono commercializzati in modo diretto dai produttori stessi oppure dai consorzi dei produttori. Non solo, Slow Food non ha riceve alcun tipo di ricavo dalla commercializzazione, è infatti no profit. Capita però ovviamente che i produttori devolvano volontariamente al Presidio una parte dei ricavi, a seguito di campagne per la raccolta fondi.
Presidi Slow Food in Italia: cosa sono riusciti a fare concretamente nel nostro Bel Paese
Stando a quanto affermato sul sito internet ufficiale della Fondazione Slow Food, i Presidi Slow Food sono riusciti in Italia negli ultimi 10 anni a raggiungere obiettivi concreti. Hanno salvato infatti molte razze animali dall’estinzione, così come molte specie vegetali. Hanno salvato dalla scomparsa formaggi, pani e salumi. Hanno permesso ai produttori di andare avanti nella loro attività, nonostante tutte le difficoltà che è possibile incontrare nella società odierna. Hanno permesso a questi produttori di scovare consumatori realmente interessanti alla qualità del prodotto e pronti a pagare per esso un prezzo equo, che possa andare bene per le tasche del consumatore ma anche per le casse dei produttori.
I Presidi Slow Food sono stati fondamentali anche nel dimostrare che l’agricoltura può essere ancora oggi lenta, genuina, condotta in modo tradizionale e che sono possibili altre produzioni oltre a quelle in serie a cui gli ultimi decenni ci hanno purtroppo abituati. Hanno insomma fatto circolare un messaggio positivo, comunicando la necessità di uno stile di vita più lento, sano e genuino. Importante poi ricordare che hanno favorito le informazioni su molte tradizioni italiane, tradizioni che sino a qualche anno fa erano sconosciute ai più.
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