Tra le tante spezie aromatiche siciliane, la salvia ed una più utilizzate in cucina per via del suo sapore deciso che si abbina a molti piatti della tradizione. Ottima per condire la pasta, la storia e le ricette di questa pianta sempreverde sono affascinanti più di quanto possiate credere.
Salvia siciliana: caratteristiche, origini, proprietà e impieghi
La salvia nella cucina siciliana ha veramente numerosi utilizzi. Dalla famosa pasta con burro e salvia fino all’abbinamento con la carne, per conferire un gusto più deciso alla seconda portata.
Semplice quanto profumata, questa erba ha numerose caratteristiche. E’ un’erba perenne originaria del Mediterraneo orientale e in particolare della Sicilia. Specie simili possono essere trovate pure nelle Isole Canarie e nel Nord Africa, particolarmente abbondante anche in Israele.
La salvia in Sicilia non è apprezzata solamente in cucina ma ha un valore medicinale di notevole importanza. Proprio nell’antichità, infatti, era conosciuta come erba curativa. All’interno di un trattato Medievale si legge: “Il desiderio della salvia è di rendere l’uomo immortale”. La salvia è stata raffigurata in un affresco minoico del 1400 a.C. a Cnosso , sull’isola di Creta.
Fenici e Greci ne hanno introdotto la coltivazione in Sicilia, agevolando la sua grande diffusione. Spazio anche per i rituali musulmani dove viene utilizzata per battesimi, matrimoni ed anche per funerali, utilizzata come fosse del comune incenso.
Nell’antichità questa erba veniva adoperata per numerosi disturbi: dall’infertilità al semplice alito cattivo. Inoltre era ottima per conservare i cibi. Ricoprire alimenti con le sue foglie allontanava le muffe ed anche i batteri. Questo curioso sistema era utilizzato da Greci e Romani in epoca antica.
Gli arabi dei primi del novecento pensavano che la salvia allungasse la vita mentre i Galli pensavano che potesse guarire febbre e tosse. Altri erano convinti che la salvia potesse addirittura resuscitare i morti e la utilizzavano per preparare riti magici e incantesimi.
I Romani la consideravano la pianta sacra per eccellenza e, proprio per questo motivo, avevano inventato pure un particolare rito da utilizzare durante la sua raccolta. Questo processo toccava a pochi eletti e non era assolutamente per tutti. Quando accadeva si dovevano pure indossare particolari abiti dopo aver compiuto dei sacrifici.
Per quanto riguarda l’aspetto puramente medico, già nel Medioevo veniva utilizzata come cicatrizzante per guarire più velocemente delle ferite difficili da chiudere. I Cinesi pensavano che la salvia avesse a che fare con la longevità. Per questo motivo nel XVII secolo la utilizzavano come ottima merce di scambio dato il suo “valore”. Sempre in Cina la salvia (anche in tempi attuali) viene utilizzata per curare l’insonnia, la depressione, alcuni problemi gastrointestinali, le malattie mentali ed i disturbi con il ciclo mestruale.
Nella medicina ayurvedica viene prescritta per curare le emorroidi, la gonorrea e contro vaginite e infezioni dell’occhio. Questa erba viene utilizzata anche per curare i capelli creando un particolare infuso in grado di notare alla capigliatura maggiore luminosità e vigore. Nel campo della bellezza viene impiegata anche come tonico per la pelle.
Per merito delle sue naturali proprietà antinfiammatorie si realizzano anche numerosi dentifrici a base di salvia. Per ottenere denti ancora più bianchi basterà strofinare una foglia fresca. Questa pianta viene utilizzata anche in casa in quanto protegge i vestiti dalle tarme e diffonde un ottimo profumo che non ti darà mai fastidio.
La salvia viene raccolta tra maggio e settembre e le sue foglie hanno un alto contenuto di olio che può trasformarsi in estratto di olio essenziale. Tra le sue tante proprietà e benefici, viene utilizzata pure prima dei pasti per sollecitare l’appetito. E ancora: rallenta i problemi di memoria e attenzione, abbassa la glicemia e combatte la sudorazione notturna.
La salvia può essere anche un eccellente aiuto in menopausa in quanto riduce la sudorazione (specie quella notturna), calma le vampate di calore e migliora l’umore.
Ricetta tradizionale: fettuccine con burro e salvia
Oltre all’utilizzo in medicina e in ambito estetico, la salvia viene utilizzata moltissimo in cucina, come ti abbiamo scritto proprio all’inizio del nostro articolo. Per questo motivo, le fettuccine con salvia e burro rappresentano un vero evergreen che non potrai assolutamente ignorare.
Se sei un grande sostenitore della dieta, devi sapere che dal punto di vista prettamente calorico, le fettuccine con il burro non sono certamente in primo che scarseggia in calorie.
Tuttavia, il burro non ha più calorie dell’olio e questo è importante ricordarlo per gustarsi un piatto di pasta senza alcun senso di colpa ma facendoti introdurre un adeguato apporto nutrizionale.
Per cucinare un ottimo piatto per quattro persone, ti basteranno appena 5 minuti per la preparazione e circa 10 per la cottura. Complessivamente, quindi, in circa 20 minuti (o meno) porterai in tavola un trionfo di bontà e aroma.
Ingredienti per 4 persone
- 400 g fettuccine
- 150 g burro
- 100 g pecorino siciliano stagionato grattugiato
- sale marino di Trapani
- pepe nero qb
- salvia
Preparazione
- Per preparare le fettuccine con burro e salvia ti occorre mettere a bollire dell’acqua, salarla e cucinare le fettuccine al dente per rendere la pasta decisamente più digeribile.
- Mentre la pasta sta cucinando, prendi un pentolino e fondi il burro a bagnomaria.
- A questo punto scola le fettuccine e condisci sul momento con il burro fuso unendo anche del formaggio pecorino siciliano stagionato. Successivamente spolvera con del pepe nero macinato al momento e servi le fettuccine ben calde guarnendo il tuo piatto con un paio di foglie di salvia.
Consigli
Accompagna il tuo piatto di fettuccine al burro e salvia con un ottimo bicchiere di vino oppure con della spremuta di frutta (o ancora con delle centrifughe).
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La salvia ha un aroma speziato e leggermente amaro e può essere perfettamente accostata anche a formaggi, funghi, carne di manzo e maiale, noci e minestre.
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