Per ottenere il riconoscimento di prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta) bisogna fare domanda al Ministero delle politiche agricole e forestali. Il marchio viene attribuito a prodotti garantiti per la loro provenienza locale. Il marchio IGP è un po’ meno limitativo del DOP perché per ottenerlo è sufficiente che una sola fase del processo di realizzazione sia eseguito nel territorio geografico a cui appartiene. La Sicilia è ricca di eccellenze e ovviamente oltre ai numerosi prodotti DOP locali non potevamo non parlarvi anche dei prodotti IGP siciliani.

Agrumi siciliani IGP

Coltivate intorno ai territori dell’Etna, nella parte orientale dell’isola tra Catania, Enna e Siracusa. Tre le varietà di arance rosse di Sicilia IGP conosciute in tutto il mondo: Moro, Tarocco e Sanguinello; la particolarità del loro sapore e del loro profumo è dovuta al clima, al terreno e alle forti escursioni termiche. Sono frutti stagionali e si raccolgono tra metà dicembre e metà giugno.

Arance siciliane IGP – Freepik

La varietà Moro, dal sapore leggermente acidulo, ha la particolarità di essere molto succosa. La varietà Tarocco è probabilmente la più conosciuta, è priva di semi ed il suo sapore dolce e solo leggermente acidulo la rende l’arancia perfetta per la tavola di tutti i giorni. La Sanguinello è l’ultima varietà d’arancia che matura, si presenta con la polpa di un delizioso color ambrato dalle screziature sanguigne ed è decisamente succulenta.

Il limone di Siracusa IGP viene raccolto a mano negli agrumeti della provincia di Siracusa, il suo è un legame profondo con l’ambiente ma non solo, anche con la storia e il territorio. Tanto profondo come legame che la denominazione Limone di Siracusa IGP è riservata da una particolare cultivar denominata Femminello. La varietà Femminello insieme ai ‘’gemelli’’ coltivati nell’assoluto rispetto del Disciplinare di produzione rappresenta ben il 30% della produzione nazionale.

Limoni siciliani IGP – Freepik

Prodotto nella provincia jonica messinese, il Limone Interdonato Messina Jonica IGP possiede i requisiti stabiliti dal Disciplinare e per questo è un prodotto IGP, riservata alla cultivar Interdonato ibrido naturale di un clone di Cedro e di Limone. Ha colonizzato e caratterizzato in modo naturale l’areale ionico messinese, questa particolarità lo rende un frutto invernale con una maturazione precoce. Ha importanti effetti benefici tra i quali spiccano le proprietà rafforzative per il sistema immunitario e la purificazione dell’apparato digerente.

Frutta siciliana IGP

Prodotta a sud-ovest dei Monti Sicani, la Pesca di Bivona IGP è presente particolarmente nel territorio nelle provincie di Palermo e Agrigento. Viene raccolta fino all’inizio della stagione autunnale e la sua particolare dolcezza unita all’unicità della sua polpa vellutata e bianca la rendono un frutto apprezzatissimo.

Conosciuta come Pesca di Leonfonte IGP o come pesca tardiva, questo frutto viene prodotto in provincia di Enna, viene coltivata con formule particolarissime e rigorose che garantiscono e agevolano le operazioni culturali. La sua maturazione tardiva con la particolare pratica di coltivazione (uso obbligatorio del sacchetto di carta pergamenata) consente al prodotto di essere sul mercato ben oltre le tempistiche delle altre varietà.

Uva siciliana IGP – Freepik

La zona di produzione dell’uva da tavola di Canicattì IGP è quella di alcuni comuni tra Agrigento e Caltanissetta. I produttori soci del Consorzio ricorrono all’allevamento “a tendone”, questa particolare forma prevede circa 1100 piante per ettaro oltre che alla selezione manuale dei grappoli, questa manovra viene svolta espressamente a mano per migliorare la produzione e la qualità del frutto.

Prodotta tra le provincie di Catania e Ragusa nel sud-est della Sicilia, la storia dell’uva da tavola di Mazzarrone IGP risale alla fine del XIX secolo. Nelle varietà nera, rossa e bianca la particolarità della polpa compatta dal sapore dolcissimo e gustoso si presta alla preparazione di dolci, marmellate o succhi.

Vedure IGP siciliane

Prodotta in alcuni comuni delle province di Ragusa, Siracusa, Catania e Caltanissetta, la carota novella di Ispica IGP è un prodotto invernale/primaverile, infatti matura fin dalla fine di gennaio, per questo è denominata novella. Consumata cruda nel pinzimonio o in insalata, non perde le sue qualità anche cotta al vapore. Si usa anche nella preparazione di dolci, zuppe e marmellate.

Pomodori Pachino Siciliani IGP – Freepik

La zona di produzione del pomodoro di Pachino IGP si trova tra le province di Siracusa e Ragusa; la sua polpa dolce e succosa si presta ottimamente alla degustazione da crudo ma non di rado si usa anche in cottura per esaltare piatti come minestroni o paste fredde ed è perfetto sulla pizza.

Altri prodotti IGP siciliani

Sapore speziato e aroma dolce e caratteristico rendono riconoscibilissimo il salame Sant’Angelo IGP, prodotto nella zona di Sant’Angelo in Brolo in provincia di Messina. Tenero e compatto allo stesso tempo, questo insaccato si serve come da tradizione, con le fette tagliate ben spesse per gustarne appieno il sapore e abbinato a sott’oli e olive del territorio o fette di pane casareccio.

Capperi siciliani IGP – Freepik

Il cappero di Pantelleria IGP viene prodotto esclusivamente in provincia di Trapani nell’Isola di Pantelleria; questo goloso e sapido fiore viene fatto maturare tramite salatura con sale marino. Le sue origini che risalgono a Greci e Latini, vanta fin da allora proprietà afrodisiache. Ingrediente fondamentale nella nostra cucina Mediterranea in piatti a base di carne e pesce, diventa protagonista sulla pizza napoletana e siciliana. Esiste anche una variante particolare di pesto; il pesto pantesco a base di pomodoro, origano, acciughe e olive nere oltre al citato Cappero di Pantelleria IGP.

Prodotto tra i comuni di Trapani, Paceco e Marsala, del sale Marino di Trapani IGP e delle prime saline trapanesi troviamo notizie fin dai tempi dei Fenici che ne detennero il monopolio per tutto il Millennio a.C., il prodotto è ideale nelle preparazioni di piatti a base di pesce in crosta di sale e come insaporitore di cacciagione.